Gli scienziati hanno ritrattato la affermazione che il livello dei mari sta salendo
Che cosa dice la Scienza...
'Un altro mito riguardante il riscaldamento globale si è infranto. Nessun riscaldamento almeno dal 1995, nessuno scioglimento dei ghiacciai, ed ora nessun aumento del livello dei mari. I sostenitori del riscaldamento globale sono rimasti senza credibilità, assieme ai media degli US che stanno ignorando questo eclatante scandalo’(JammieWearingFool
Nel Febbraio 2010 gli scienziati che pubblicarono un articolo nel 2009 riguardante l’innalzamento del livello del mare, hanno ritrattato la loro previsione a causa di errori nella metodologia impiegata. Ciò ha fatto sì che taluni proclamassero il livello dei mari non è più previsto in salita.. Questa interpretazione è stat favorita senza dubbio dal titolo del Guardian “ Scienziati del Clima ritirano le affermazioni giornalistiche di aumento del livello del mare”. Comunque leggendo attentamente l’articolo e facendo attenzione alla scienza peer review riguardante il futuro del livello del mare si evince che è vero esattamente il contrario.
NeIl’ IPCC 4th AR è riportata una previsione di aumento tra 18 e 59 cm per l’anno 2100. Molti consideran questa stima come prudenziale in quanto i valori osservati attualmente si accostano al massimo del range stimato dalla IPCC (Rahmstorf 2007, Allison 2009). In uno studio condotto da Mark Siddal viene esaminato come il livello del mare è cambiato nei passati 22 mila anni in risposta ai cambiamenti di temperatura (Siddall 2009). Sulla base di questi risultati è stato possibile prevedere come il livello marino risponderà al futuro riscaldamento: la stima è compresa tra 7 e 82 cm per il 2100. L’articolo di Siddal conclude affermando che questo risultato aumenta la affidabilità delle previsioni IPCC.
Un altro studio analogo, condotto con metodo simile a quello di Siddall 2009, giunge a risultati assai differenti stimando l’aumento del livello marino tra 75 e 190 cm sempre per il 2100 (Vermeer & Rahmstorf 2009). Perché una discrepanza tanto grande? A giudicare dai ringraziamenti nel ritiro di Siddal si potrebbe supporre che Vermeer e Ramsstorf hanno trovato un difetto nella metodologia di Siddal e l’hanno comunicato all’autore. Siddal ha constatato l’errore che alterava il risultato ed ha ritirato il lavoro. Allora siamo in presenza di 2 lavori che usano metodi similari: uno predice un valore basso dell’aumento del livello marino, l’altro un valore alto. La previsione di valore basso risulta essere formulata in modo errato. Mentre taluni, girando attorno a questo risultato, ne fanno motivo per sostenere che non ci sarà aumento del livello del mare, nella realtà a noi sembra che non può che aumentare la nostra confidenza nella previsione di segno opposto.
I risultati di Vermeer sono confermati da un altro studio che usa un approccio differente in quanto prende in esame la dinamica dei distacchi dei blocchi di ghiaccio dai ghiacciai (Pfeffer 2008). La conclusione è una previsione di aumento del livello del mare tra 80 cm 200 cm per il 2100. Una ulteriore evidenza dell’alta sensibilità delle calotte ghiacciate alle temperature crescenti deriva dagli studi paleoclimatici dell’ultimo periodo interglaciale, 125 mila anni fa. Durante tale periodo le temperature globali erano circa 2 gradi maggiori a quelle attuali. Tale valore corrisponde a quello previsto nel caso dello scenario con minore emissione. In quel periodo il livello del mare era almeno 6 metri superiore all’attuale. Pertanto pur attendendoci una crescita di 2 metri per il 2100, successivamente il livello potrebbe continuare a crescere di altri 4 metri.
Il futuro aumento del livello del mare costituisce uno degli impatti più devastanti per l’umanità dovuti al riscaldamento climatico in quanto la popolazione mondiale risulta concentrata per lo più lungo le aree costiere. I nostri figli e nipoti asssisteranno ad un innalzamento del livello del mare di 1 o 2 metri durante la loro vita. Questa realtà scientifica è in assoluto contrasto con l’atteggiamento “ed ora dimenticatevi dell’innalzamento del livello del mare”.
Malgrado la seria rappresentazione disegnata dalla scienza peer review, questo genere di disinformazione trasforma il dibattito climatico in modo alquanto farsesco
Forse si dovrebbe biasimare il Guardian per l’uso inappropriato dei titoli, ma un biasimo maggiore dovrebbe essere rivolto a quelli che pontificano dalle loro tribune senza documentarsi in modo scientifico. Gli scettici meriterebbero di essere esclusi dai titoli di testa dei mezzi di comunicazione in quanto sono loro la vera antitesi al sano scetticismo.
Translation by lciattaglia, . View original English version.
Le argomentazioni degli scettici...