Il livello delle acque è in correlazione con le macchie solari.
Che cosa dice la Scienza...
Diverse ricerche hanno trovato una correlazione tra attività solare e livello delle acque. Uno studio sudafricano ha individuato un ciclo di 21 anni sincrono con il ciclo solare (Alexander 2007). Un altro articolo trova una relazione tra i raggi cosmici e le precipitazioni nel midwest degli USA (Perry 2007).
Cicli solari e livelli delle acque in Sud Africa
Alexander 2007 riscontra una forte correlazione tra numero di macchie solari e livello delle acque. Ma la correlazione si manifesta nel breve periodo, mentre nel trend di lungo periodo c’è una correlazione bassa o nulla.Per esempio non c’è un trend di lungo periodo dei livelli del Lago Vittoria dal 1900 al 1940 quando la attività solare mostrava un marcato aumento. Qualsiasi correlazione di breve o lungo periodo sparisce tra il 1930 ed il 1970. Poi per ottenere una qualche correlazione per il periodo 1968-2005 gli autori filtrano il trend di precipitazione di 29 mm/anno (periodo nel quale comunque non c’è stato alcun trend solare di lungo periodo).
Infatti in tutti i casi in esame si evidenziano correlazioni di breve periodo con i cicli solari , ma nessuna correlazione di lungo periodo con i trend decennali solari. C’è una tale quantità di “rumore” prodotto da flusso di tributari, deflusso, sbarramenti, piogge ed evaporazione, che seppure le correlazioni di breve permine con i cicli solari siano utili, la determinazione o la ricerca di un significato dei trend di lungo periodo risulta asssolutamente problematica. In sostanza la misura dei livelli delle acque risulta un esercizio vacuo quando si voglia determinare gli effetti del Sole sul riscaldamento globale.
I raggi cosmici galattici e la portata del fiume Mississippi.
Perry 2007 pretende di collegare la attività del Sole con il flusso delle acque del fiume Mississippi. Il processo fisico sarebbe il seguente: il ciclo undecennale del Sole provoca una ciclo sul contenuto termico dell’oceano in una qualche parte dell’oceano Pacifico e dell’oceano Indiano. Il ciclo del calore è trasportato attraverso il sistema di circolazione oceanica, ed emergerebbe 3 decenni dopo nel Nord del Pacifico. Le temperature superficiali del mare risentirebbero degli effetti del ciclo, che viaggiano attraverso la vorticità atmosferica dei bassi strati, e influenzerebbe il regime regionale delle precipitazioni del Midwest degli USA. Qual’è la prova che suggerisce che il segnale del Sole riaffora intatto dopo un processo che dura decenni? Gli autori hanno scoperto che c’è una forte correlazione tra Irradianza Totale Solare (TSI) e portata del fiume , la correlazione essendo maggiore quando la TSI viene ritardata di 33 anni.
Correlazione per differenti ritardi della scala temporale tra TSI, Geomagnetic Index-AA e portata del fiume Mississippi.
L’idea che la ampiezza e la fase del segnale solare si mantenga intatta attraverso un processo di 33 anni che si svolge in modo complesso suona piuttosto strana. Anche se gli autori concedono che “ questo ritardo risulta inaspettato e la sua validità è in questione”. Ciò in particolare quando la correlazione in esame si interrompe durante il processo, e la sua ampiezza non si correla con le temperature del Pacifico tropicale e le temperature del Nord del Pacifico.
Non sembra una coincidenza che il picco di correlazione avvenga ad intervalli di 11 anni, lo stesso del ciclo solare. Con l’aumento del ritardo, i cicli solari si sincronizzano con il ciclo del flusso del fiume a 11 anni. Per ciò che riguarda la forte corrrelazione che caratterizza i 33 anni, può darsi che si tratti di una anomalia statistica o di un vero legame fisico. Forse l’effetto smorzante dell’oceano attenua il segnale degli 11 anni ma mantiene i trends di lungo periodo. Se è così la tesi di fondo del lavoro se non gli argomenti specifici , può essere vera: l’oceano assorbe calore e lo rilascia dopo 30 anni.
Che cosa significa ciò nel dibattito del riscaldamento globale? La risposta è ricercare se c’è correlazione tra attività solare e temperature globali e se c’è , esiste un ritardo? Nei fatti questo studio è stato già eseguito.
Il legame tra attività solare e temperatura globale
Nel 2005 scienziati di Finlandia e Germania hanno confrontato attività solare e temperature dei 1150 anni passati ed hanno rilevato una forte correlazione tra attività solare e temperatura globale (Usoskin 2005). In parrticolare hanno visto che la correlazione è maggiore quando la temperatura è sfasata in ritardo di 10 anni rispetto alla attività solare.
Correlazione tra TSI e temperatura per differenti ritardi temporali
In altre parole quando il Sole diventa più caldo o freddo, il Clima della Terra segue con un ritardo di 10 anni, presumibilmente a causa dell’inerzia termica dell’oceano. L’altra importante scoperta è stata che la correlazione tra attività solare e temperature globali si interrompe attorno al 1975. Attorno a questa epoca le temperature comminciarono a salire e la attività solare rimase stazionaria. Ciò indusse i ricercatori a concludere “durante questi ultimi 30 anni la TSI, la irradianza UV ed il flusso dei raggi cosmici non hanno mostrato alcun trend significativo, quindi almeno l’attuale riscaldamento deve avere una altra causa” More on the sun...
Translation by lciattaglia, . View original English version.
Le argomentazioni degli scettici...